Dati dell'Osservatorio epidemiologico del Lazio avevano documentato la localizzazione di otto casi di leucemia infantile concentrati nel raggio di 6 Km dalle antenne di Radio Vaticana e relativi ad abitanti di Cesano, Olgiata e Osteria nuova. Nessun caso veniva invece individuato nei comuni di Formello ed Anguillara Sabazia, posizionati oltre i 6 Km. L'incremento del pericolo di Leucemia infantile nell'area risulta del 600%. Ma tale incremento sarebbe in realtà del 1800% in quanto la distanza dei casi dall'effettiva posizione delle antenne è inferiore ai 2 Km. |
Nonostante ciò i due dirigenti della Radio della Santa Sede – il cardinale Roberto Tucci e padre Pasquale Borromeo - non subiranno alcuna conseguenza, in quanto, secondo il procuratore generale, "l'ultimo episodio di presunta contaminazione da elettrosmog sarebbe avvenuto nell'aprile del 2002 e, quindi, dall'ottobre scorso è maturata la prescrizione di questo reato".
In conseguenza di ciò il procuratore generale ha chiesto alla prima corte di Appello di non procedere. Come se non bastasse il prossimo appuntamento in tribunale è stato rinviato al 4 giugno 2007. Altri sei mesi! Era talmente evidente la responsabilità dell'emittente ecclesiastica per l'insorgenza della leucemia in quei bambini, che l'unico modo per non far andare in galera i responsabili era quello di allungare a tal punto i tempi del processo, da far cadere in prescrizione il presunto reato. Se a questo si aggiunge il fatto che il primo processo si era concluso con la ridicola condanna a dieci giorni di arresto, con sospensione della pena, per "getto pericoloso di cose", risulta evidente a che grado di umiliazione sia dovuta arrivare la giustizia di fronte al potere dei vertici ecclesiastici.
Ora le associazioni che si erano costituite parti civili nel processo, possono solo sperare che la richiesta degli avvocati della difesa di assolvere pienamente i dirigenti di Radio Vaticana non venga accolta, in modo tale da pretendere – in sede di procedimento civile - almeno il risarcimento dei danni alla presunte vittime dell'elettromagnetismo evangelico.
Per l'ennesima volta viene dimostrato che la legge non è uguale per tutti. Inoltre nessuna istituzione ha mai chiesto che l'emittente radiofonica del Vaticano sospendesse le trasmissioni in attesa che venisse fatta luce sulla vicenda. Tutto questo mentre il Papa proprio oggi dichiara: "La Chiesa sostiene il malato incurabile e terminale, chiedendo politiche sociali giuste che aiutino ad eliminare le cause di molte malattie". Quanta ipocrisia.