L'Italia, come tutta l'Unione Europea, non ha una politica indipendente, e tanto meno un'agenda autonoma, per quel che riguarda i rapporti con gli Stati Uniti. Negli ultimi anni, anzi, abbiamo assistito ad un'accentuazione della subordinazione dell'Italia e degli altri paesi europei nel rapporto con gli alleati di oltre oceano. La vicenda del raddoppio della base militare di Vicenza non è che l'ultimo episodio che conferma quello che ormai è un dato di fatto. Questo rafforzamento della presenza militare statunitense in Italia, riconferma ulteriormente il ruolo, rappresentato dal nostro paese, di "enorme portaerei americana" sul Mediterraneo. Da questo punto di vista è ancora giusto usare, per il paese Italia, l'aggettivo "nostro"?

In Italia la presenza militare USA è decisamente ragguardevole. Tra basi aeree e navali, depositi di armi e stazioni di telecomunicazioni, le infrastrutture militari americane in Italia sono circa un centinaio. Le più importanti sono:
  • - Aviano - Qui c'è la più grande base aerea americana del Mediterraneo, che ospita il trentunesimo 'Fighter Wing' dell'Usaf, lo stormo cacciabombardieri F16 dell'Aeronautica militare Usa, e la sedicesima Air Force, dotata di caccia F16 e F15. Da Aviano è partita la maggior parte dei raid nell'area dei Balcani. All'interno della struttura sarebbero presenti 50 ordigni nucleari.
  • - Vicenza - La Caserma Ederle è la sede della Setaf (Southern European Task Force), nell'ambito della quale opera la 173esima brigata paracadutisti Usa, cioè il reparto impiegato in Iraq 3 anni fa e in Afghanistan 2 anni fa. A 3-4 chilometri di distanza c'è l'aeroporto civile e militare Dal Molin, dove dovrebbe sorgere "Ederle 2", la nuova base che dovrebbe ospitare altro personale della 173/a brigata.
  • - Ghedi - Qui c'è un'altra base dell'Us air force e un deposito di un numero imprecisato di ordigni nucleari: 10 secondo alcuni, 40 per altri.
  • - Camp Darby - Tra Pisa e Livorno c'è quello che può ritenersi il più grande arsenale Usa all'estero. In 125 bunker sarebbero custoditi ventimila tonnellate di munizioni per artiglieria, missili, razzi e bombe, con 8.100 tonnellate di alto esplosivo. Inoltre 2.600 tra tank, blindati, jeep e camion.
  • - Gaeta – Qui c'è la base della nave ammiraglia della Sesta Flotta.
  • - Napoli - A Capodichino c'è lo staff di comando della Sesta Flotta Usa, mentre Bagnoli è la sede del JFC Naples, il comando alleato del sud Europa.
  • - Sigonella - Rappresenta il più grande scalo aeronavale statunitense nel Mediterraneo. Un'enorme struttura logistica sui cui numeri c'è sempre stato riserbo: si parla di circa cinquemila militari. Ingloba più di 40 comandi e attività.
  • - La Maddalena - Qui c'è una base di sottomarini nucleari e di una nave di assistenza, la USS Emory S. Land. Il Pentagono ha annunciato che la nave lascerà l'Italia nell'ottobre prossimo, mentre l'intera base verrà lasciata dagli americani nella primavera del 2008.

In poche parole il territorio italiano è occupato, da nord a sud, da un vero e proprio esercito straniero, armato di tutto punto. Di fronte alla constatazione di questa pesante presenza, ci appaiono quanto meno ridicole le isteriche reazioni nei confronti degli arrivi, dipinti spesso come "invasioni", nel nostro paese dei migranti che scappano dalla fame e dalla guerra: reazioni che, messe a confronto con il totale silenzio nei confronti della massiccia invasione militare americana, dimostrano tutta la loro natura discriminatoria e razzista.

Il comportamento del governo italiano non è cambiato nel passaggio dalla gestione Berlusconi a quella di Prodi. Non è cambiato perché non è cambiata quella che Noam Chomsky ha definito "l'amministrazione più pericolosa della storia americana", che ha fatto degli Stati Uniti "il principale stato terrorista". Un'amministrazione che ha speso, solo nel 2005, ben 500 miliardi di dollari per le spese militari, e che è disposto a spendere 322 milioni di dollari per il raddoppio della base di Vicenza.

Ciò che appare evidente è un enorme deficit di democrazia. Il governo italiano, come quello di tutti i cosiddetti paesi democratici avanzati, è un esecutivo fragile, non tanto per l'esigua differenza di seggi al parlamento, ma perché governa ormai da anni, indipendentemente dalla maggioranza che lo sostiene, senza il consenso popolare. Anzi spesso governa contro questo consenso. Il potere esecutivo si è reso autonomo dalla società e sta imponendo cambiamenti, travestiti da riforme, di natura sempre più neoliberista e conservatrice. Ovviamente tale imposizione è supportata da misure repressive sempre più manifeste.

L'atteggiamento del governo nei confronti della vicenda della base di Vicenza rivela, infine, quali siano le vere credenze di una buona parte del mondo occidentale. Entro certi limiti, le espressioni di dissenso pacifista sono accettate di buon grado dai governi, perché comunque danno ai paesi occidentali una parvenza di democraticità. L'insistente richiesta, da parte di vari partiti di sinistra, di un referendum sulla vicenda di Ederle 2 a Vicenza, che comunque avrebbe solo un valore consultivo, può avere lo stesso scopo. Ma dietro le innumerevoli manifestazioni, anche imponenti, contro la guerra, ben si nasconde una credenza occidentale molto profonda: americani ed europei si sentono investiti, più che mai, di una "missione civilizzatrice" nei confronti del resto del mondo, anche se questa missione dovesse essere portata avanti a suon di bombe e occupazioni militari.

Non si può non lottare per il superamento di queste radici del problema, oltre quelle ben conosciute di natura economica, se, non solo si vuole un mondo senza guerre, ma si vuole cambiare il futuro affinché si passi finalmente dalla preistoria ad una vera storia umana.

Partito Umanista Italia © 2005 - 2019
Save
Preferenze utente dei Cookie
Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se rifiuti l'uso dei cookie, questo sito web potrebbe non funzionare come previsto.
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Approfondisci...
Analytics
Strumenti utilizzati per analizzare i dati per misurare l'efficacia di un sito web e per capire come funziona.
Google Analytics
Accept
Decline
Tracking
CleanTalk
CleanTalk Anti Spam
Accept
Decline