Il governo Prodi sta reagendo con un misto di isteria e arroganza all'ondata popolare di protesta che culminerà nella manifestazione di sabato a Vicenza. Forse si aspettava che il ricatto del "governo amico" riuscisse anche questa volta a tacitare chi si oppone a una politica di servilismo verso gli Stati Uniti in perfetta continuità con quella di Berlusconi. O forse si aspettava che la gente rimanesse indifferente di fronte alla costruzione della più grande base USA in Europa, da cui partiranno i futuri attacchi verso i paesi non allineati al nuovo ordine di potere, creando un ulteriore rischio terrorismo sul nostro territorio.
Visto che questa tecnica non ha funzionato, si è passati alle ridicole accuse di Amato, con il chiaro proposito di creare tensione e scoraggiare la partecipazione al corteo.
Per tutto questo è fondamentale che la manifestazione di sabato faccia della nonviolenza attiva il suo segno distintivo e respinga ogni provocazione violenta, non dando nessuna solidarietà a chi promuove e realizza la lotta armata.