Una Europa di pace e non-violenza è una Europa senza armi nucleari

Cari amici di Brdy, di Praga, della Repubblica Ceca, fratelli d'Europa, oggi 20 Ottobre 2007 si segna una data storica per la nostra terra, per il nostro futuro. Siamo arrivati fin qui, da luoghi molto lontani e molto differenti, parliamo lingue differenti, abbiamo storie ed età differenti, ma qualcosa di nuovo ci unisce; qualcosa più forte della paura della violenza, della minaccia delle armi, del terrore della guerra.

Come si dice pace e non-violenza nella tua lingua? peace, paz, pace, mir?

Non importa se non capisco le tue parole. Ti ho capito attraverso il tuo caldo abbraccio e il tuo sguardo emozionato. E questo canale di comunicazione "segreto", così semplice quanto potente, non si può né distruggere, né bombardare, né ammazzare, né fermare. Fratello, un tempo i nostri padri e i padri dei nostri padri, furono lanciati l'uno contro l'altro come nemici, in guerre non loro, non nostre ed ora in questi campi di grano che un tempo furono campi di battaglia, ora insieme, siamo qui per affermare con poche parole e con la voce ferma: un Europa di pace e non-violenza. Sì, noi, la "voce dei popoli d'Europa, non i governi, non gli interessi privati, non le lobbies militari"

I popoli d'Europa chiedono:
  • un'Europa libera da armi nucleari: pretendere dagli Stati Uniti il ritiro di tutti gli ordigni nucleari presenti nelle basi USA-Nato per il loro smantellamento, e l'eliminazione degli arsenali nucleari della Francia e della Gran Bretagna, come primi passi per avviare il programma di disarmo nucleare globale con la supervisione dell'ONU;
  • dichiarare illegali le armi nucleari secondo la sentenza del Tribunale Internazionale del 1996;
  • la cancellazione di qualsiasi accordo per l'installazione o l'ampliamento di basi militari di potenze straniere sul territorio; ad iniziare dalla Base Radar in Republica Ceca e la Base Dal Molin in Italia e in tutte le altre regione d'Europa;
  • il ritiro delle truppe dei paesi europei dai territori occupati;
  • la ricerca della mediazione diplomatica e del dialogo per la soluzione dei conflitti;
  • E come dice il nostro caro amico e maestro, messaggero di pace, poeta della non-violenza, Silo: "Diamo una opportunità alla pace!"

Non c'è futuro senza pace, no c'è pace senza nonviolenza.

In questa Europa dei popoli, parte e avanguardia della Nazione Umana Universale, decretiamo, la resistenza civile e non-violenta, ad ogni corsa agli armamenti, ad ogni aggressione ad altri popoli vicini e lontani, ad ogni forma di violenza. In questa Europa, terra delle diversità, continueremo a coltivare i nostri campi della speranza fino a quando gli dei della pace potranno atterrare, fino a quando la forza dell'unione degli uomini sarà più forte della paura della solitudine, fino a quando l'allegria delle future generazioni inonderà ogni spazio, fino a quando faremo retrocedere ogni forma di violenza e sofferenza.

Siamo molti di più di quanto noi stessi possiamo immaginare.

Che in questo giorno di gran festa a tutti noi, ai nostri figli, a tutti coloro che non sono qui, giunga un grande vento di pace, forza ed allegria.

Giorgio Schultze
Portavoce del Forum Umanista Europeo
Promotore di Europe for Peace

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