In occasione dell'incontro tra Evo Morales e la comunità boliviana, domenica 28 ottobre 2007 presso il Campidoglio di Roma, il portavoce europeo umanista Giorgio Shultze e una delegazione del Centro delle Culture, consegneranno al Presidente della Bolivia il "Premio Centro delle Culture 2007", dedicato a tutti coloro che lavorano ogni giorno per la costruzione di una nazione umana universale. L'assegnazione a Evo Morales nasce dal riconoscimento della sua attività politica e sociale nonviolenta e ispirata all'integrazione tra culture diverse. Il premio consiste in un pallone di cuoio con i colori della bandiera Wipala che rappresenta i 36 popoli indigeni presenti sul territorio boliviano. Questo il testo originale della motivazione ufficiale del premio: Assegnazione premio "Centro delle Culture 2007" per la cultura del dialogo e della nonviolenza. |
Al Presidente della Repubblica di Bolivia Evo Morales Ayma
Al Presidente di tutti i boliviani, "..degli esclusi storicamente, dei maltrattati dalla vita repubblicana, dei contadini e degli indigeni".
All'uomo dei nostri tempi, umanista coerente e nonviolento.
All'indigeno Ayma, che appartiene alla cultura del rispetto e del dialogo.
Il Centro delle Culture, organismo internazionale del Movimento Umanista, ha deciso di assegnare un premio, istituito quest'anno e ispirato dalla forza dell'azione politica e sociale del Presidente Evo Morales Ayma, con le seguente motivazioni:
- per la grande lezione di nonviolenza e per il rispetto della diversità che rafforzano la speranza che, nonostante le enormi difficoltà, un mondo veramente umano sia possibile;
- per la forza interiore con cui difende il popolo, per il suo sguardo ampio, per aver messo la Bolivia all'avanguardia della nazione umana universale, alla quale molti umanisti, molti costruttori del nuovo umanesimo, stanno lavorando in tutto il mondo;
- per aver ridato fiducia e speranza nel futuro alle minoranze sottomesse e sfruttate, facendo arrivare questo messaggio forte e nonviolento a tutti quelli che lottano ogni giorno nel mondo per affermare i diritti umani calpestati e ignorati;
- per aver dato un senso sociale e reale al principio fondamentale della nostra stessa organizzazione: "La diversità è ricchezza".
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