Una giornata mondiale di sciopero della fame contro lo scudo spaziale, un gesto semplice ma significativo: non mangiare per un giorno per opporsi alle guerre stellari e dire ai potenti del mondo: “Smettetela di alimentare la macchina della guerra e cominciate a nutrire la gente!”
Le iniziative in Italia:

  • Milano, Piazza Cordusio dalle 16.00 alle 18 Performance, musica, jedi, “passeggiate”, discorsi pubblici, video e gazebo.

  • Torino, Piazza Castello dalle 16.00 Gazebo, performance, musica, uomini sandwich, che compongono la scritta “no alla guerra atomica”

  • Trieste, Fontana di Barcola dalle 11.00 Catena umana per la pace e gazebo

  • Roma, Piazza Navona dalle 10 alle 22 Gazebo, performance teatrali, musica, palloncini colorati e volantini.

  • Firenze, Piazza della Repubblica dalle 12.00 alle 20.00 Tutti i passanti potranno registrare il proprio spot di denuncia e partecipare alla foto-petizione, ci saranno inoltre giocolieri, musicanti, e blitz scenografici di denuncia

Nel corso di tutte le manifestazioni si potrà firmare la petizione online contro l'installazione di una base militare americana in Repubblica Ceca su www.nonviolenza.net


Analoghe iniziative di denuncia e protesta sono in corso ad Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bologna, Budapest, ?eské Bud?jovice, Copenhagen, Colonia, Dusseldorf, Firenze, Londra, Malaga, Madrid, Milano, Parigi, Tolosa, Trieste e Torino, negli Stati Uniti, in Australia, in Cile e in Argentina.


Dichiara Giorgio Schultze, portavoce del Nuovo Umanesimo. «Presentato come un sistema di difesa contro i possibili attacchi dei missili iraniani, il progetto statunitense dello “Scudo spaziale” è in realtà un’arma di offesa che mira al controllo globale, alla militarizzazione ed al controllo dello spazio. Il progetto è avvolto in un alone di mistero, con accordi segreti tra gli Stati Uniti e vari paesi europei, tagliando fuori l’opinione pubblica e gli stessi Parlamenti. L’Europa non è riuscita a dare una risposta unitaria, coerente e nonviolenta alla politica aggressiva degli Stati Uniti e questa sua inerzia ha contribuito a spingere la Russia e la Cina, che si sentono direttamente minacciate dal progetto americano, sulla strada del riarmo, ricreando un’atmosfera da “guerra fredda” e aumentando le tensioni internazionali.»

La campagna promossa da Europe for Peace “L’Europa dice no allo Scudo Spaziale” è iniziata nell’aprile 2008 proprio per opporsi a questo pericolosissimo piano, con una petizione on line per chiedere che l’installazione della base radar in Repubblica Ceca (parte del progetto USA ), avversata dal 70% della popolazione, venisse decisa tramite un referendum. La petizione internazionale su www.nonviolenza.net ha già superato le 125.000 firme.

La campagna si è rapidamente allargata da Praga a tutta l'Europa, agli Stati Uniti, all'Australia e al Sudamerica, coinvolgendo associazioni e personalità in iniziative di denuncia e protesta e in scioperi della fame ad oltranza e a catena tuttora in corso. L'11-12 giugno, in occasione dell'Agorà sul clima a Bruxelles, ci sono stati diversi incontri tra rappresentanti europei della campagna e vari europarlamentari, i quali olte a dare la loro adesione alla campagna hanno fatto un calendario di iniziative che culminerà in una conferenza internazionale il 17 luglio a Praga per chiedere al Parlamento della Repubblica Ceca di discutere la decisione dell'installazione del radar di intercettazione missilistica, per la quale non è stato consultato il Parlamento Europeo, e di non votare l'accordo con gli Stati Uniti.
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