Il Partito Umanista pubblica alcune domande a cui risponde Giorgio Schultze, candidato indipendente umanista nella lista dell'Italia dei Valori, nella circoscrizione Nord-Ovest alle Elezioni Europee del 6 e 7 giugno. Per maggiori approfondimenti clicca qui


Perché si è candidato con Di Pietro nell'Italia dei Valori?
Perché è l'unica forza di centro sinistra fortemente antiberlusconiana e lo dimostra non solo in campagna elettorale. Ha fatto una scelta coraggiosa di dedicare le proprie liste elettorali all'80% alla "società civile" e non solo ad un ripartizione dei posti in lista per ex-trombati, riciclati. Perché ce l'hanno chiesto mentre gli altri, compresi quelli con cui abbiamo sempre cercato di costruire un percorso comune, al momento della distribuzione dei posti per le candidature si guardano bene dall'aprirci le liste. Ci hanno permesso un mese di tempo per la consultazione della nostra base e ci hanno lasciato carta bianca nei nostri materiali e dichiarazioni. Con loro abbiamo la possibilità di un reale accesso al Parlamento Europeo, superando lo sbarramento del 4% e potendo inviare almeno 2 deputati dalla circoscrizione nord occidentale.

In Questo momento c’è un’urgenza che ci spinge a non perdere altro tempo nel presentarci da soli o con esperimenti perdenti. Dall'Europa costruiremo un pezzetto di nazione umana universale e non possiamo permetterci che, mentre la sinistra litiga su temi ideologici assolutamente marginali, esploda un conflitto nucleare o di vivere sotto la continua minaccia di terrorismi inventati e ostaggi dei Signori della Guerra. Viviamo in un’epoca di emergenze: emergenza economica, per questa "crisi" generata dalla violenza della speculazione finanziaria; emergenza democratica, di fronte all’autoritarismo, alla corruzione e alla costante erosione dei diritti fondamentali; emergenza nucleare, di fronte all’insensata ripresa della corsa agli rmamenti nucleari che sta esponendo l’umanità ad un rischio di conflitto senza precedenti. Per questa forbice che si è creata tra le nostre aspirazioni più profonde e la realtà che altri hanno costruito, ho ritenuto importante e improrogabile portare al Parlamento Europeo i seguenti punti:
  • Disarmo nucleare in Europa ed applicazione del Trattato di non proliferazione nucleare nel mondo; ritiro delle truppe dai territori occupati; riconversione degli oltre 1.300 miliardi di dollari destinati ogni anno agli armamenti in favore della salute, dell’educazione e dell’occupazione;
  • Dialogo tra le culture e difesa dei diritti degli immigrati;
  • Protezione delle nuove generazioni contro l’abuso di psicofarmaci e anfetamine, somministrati in età pediatrica;
  • Applicazione piena in Europa della Carta dei Diritti Umani (ONU 1948) e della Carta per un Mondo non violento (sottoscritta da 19 premi Nobel per la Pace, dicembre 2008);
  • Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e difesa dell’acqua come bene comune.
 
Lei non si sente in contraddizione rispetto alla politica giustizialista di Di Pietro?
Io credo che se le leggi, soprattutto la costituzione e la Dichiarazione Universale dei diritti Umani, che sono quelle di livello più alto fossero applicate davvero vivremmo in un paese e in un mondo decisamente migliore. Il compito dei parlamenti è proprio quello di modificare le leggi per renderle adatte al momento e alle esigenze dei popoli, non cercare di permettere ai potenti di eluderle per fare i propri interessi a discapito della popolazione.

Qual è il suo programma per l'Europa?
Ritengo importante e improrogabile portare al Parlamento Europeo i seguenti punti:
  • Disarmo nucleare in Europa ed applicazione del Trattato di non proliferazione nucleare nel mondo; ritiro delle truppe dai territori occupati; riconversione degli oltre 1.300 miliardi di dollari destinati ogni anno agli armamenti in favore della salute, dell’educazione e dell’occupazione;
  • Dialogo tra le culture e difesa dei diritti degli immigrati;
  • Protezione delle nuove generazioni contro l’abuso di psicofarmaci e anfetamine, somministrati in età pediatrica;
  • Applicazione piena in Europa della Carta dei Diritti Umani (ONU 1948) e della Carta per un Mondo non violento (sottoscritta da 19 premi Nobel per la Pace, dicembre 2008);
  • Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e difesa dell’acqua come bene comune.

Cosa significa presentarsi come indipendente nell'Italia dei Valori?
Significa avere la possibilità di continuare a portare avanti le battaglie che ho sempre portato avanti e a dire tutte le cose che ho sempre detto nel contesto di una forza politica che ha sicuramente la possibilità di eleggere diversi candidati nel Parlamento Europeo.

Quanti soldi verranno usati per la campagna elettorale? Ve li darà l'Italia dei Valori?
L'Italia dei Valori non ci darà nulla. Verranno usati i soldi che il mio comitato elettorale riuscirà a raccogliere, in ogni caso al massimo qualche decina di migliaia di euro.

Disarmo, pace, nonviolenza non pensa che ci siano temi più importanti in questo momento di crisi economica?
Lo stesso presidente Obama sta ribadendo l’urgenza assoluta del disarmo nucleare. Non è un caso che il buco finanziario provocato delle banche americane equivalga alla spesa annua per armamenti mondiale. Se utilizzassimo quei 1.300 miliardi di dollari in salute, educazione, energie rinnovabili si risolverebbe la crisi occupazionale e si creerebbe nuova ricchezza. Solo il 10% di queste ingenti risorse risolverebbe il problema della fame nel mondo.

Non le sembra una cosa scontata parlare di pace? Tutti sono in realtà per la pace!
Se tutti fossero realmente per la pace non ci sarebbero più guerre. Chi è per la pace fa qualcosa di concreto per produrla! Non mi sembra di vedere intorno a me molte azioni di questo tipo. Proporre davvero la pace vuol dire prendersi fino in fondo la responsabilità di questa proposta, non fingere che le guerre che si stanno provocando siano combattute in nome della pace.
 
Ma lei si sente un Umanista davvero?


Ma lei è di sinistra?
Leggendo il mio curriculum e quello del Movimento Umanista, mi sembra evidente la nostra stretta vicinanza con le battaglie e lo spirito "progressista". Allo stesso tempo in Italia c’è una sorta di sillogismo tra le parole sinistra e marxismo. In questo senso devo dire che la grande parabola del Socialismo è terminata e la sinistra del futuro è rappresentata dalla nonviolenza e dalla difesa dei diritti umani senza se e senza ma.

Che cosa ne pensa il Partito Umanista di questa candidatura?
Questa candidatura mi è stata proposta come portavoce Europeo del Nuovo Umanesimo, di cui il Partito Umanista è precisamente l’organismo politico. In questo senso il Partito Umanista ritiene che una mia elezione come indipendente al Parlamento Europeo sarebbe una possibilità formidabile per tutti gli umanisti d’Europa.

Non le sembra che il suo programma sia poco concreto, un po' utopico?
La situazione di "crisi disastrosa" in cui i cosiddetti "pragmatici" attualmente al potere hanno portato il nostro paese e il mondo intero dimostra proprio che non si può più andare da nessuna parte senza delle idee alte. Cosa c’è di più concreto che la vita di un essere umano e della difesa dei suoi diritti: la sua salute, la sua educazione, il suo lavoro, la sua casa, il suo futuro? Il fatto di proporre che una società si muova in base a un’etica e a priorità che riguardano i diritti delle persone che ne fanno parte mi sembra qualcosa decisamente concreto, sicuramente più concreto rispetto ai parametri aleatori che l’economia finanziaria impone al mondo. Il fatto di cercare di scongiurare un disastroso conflitto nucleare, proponendo l’urgenza del disarmo mi sembra un’altra cosa decisamente concreta. È paradossale che oggi ogni volta che qualcuno propone di risolvere un problema veramente importante sia accusato di essere un utopista.

Se diamo a tutti il permesso di soggiorno quali possibilità hanno gli italiani in questo momento di crisi economica mondiale?
L’unica possibilità per gli Italiani e per tutti gli altri popoli del mondo di uscire davvero da questa crisi economica mondiale è quella di uscire dai particolarismi nazionalisti cominciando a preoccuparsi del benessere di tutti gli esseri umani. Mi offende pensare che oggi un bambino italiano abbia diritti diversi da quelli di un bambino iracheno. Rispetto al tema del permesso di soggiorno ci sono diversi scandali tra cui quello che impedisce di regolarizzarsi a centinaia di migliaia di immigrati con tutte le carte in regola e che stanno già lavorando, perfettamente integrati nel tessuto sociale italiano. Tutto questo puzza veramente di volontà di sfruttamento dei più deboli che in questo modo risultano essere una "forza lavoro" completamente ricattabile. Siamo alla giustificazione e organizzazione di nuove forme di schiavismo. Penso che proprio questo aspetto sia quello che conviene meno anche ai cittadini e ai lavoratori italiani in quanto scatena una vera e propria guerra tra poveri: una corsa al ribasso delle garanzie per tutti.

Perché nel suo programma si parla solo di diritti e non di doveri?
Perché a mio parere il maggior dovere di ciascuno di noi è quello di lottare affinché i diritti, anche quelli degli altri, siano rispettati. Non ci sarà pace senza giustizia sociale e senza applicazione della Carta dei Diritti Umani.
 
Se vogliamo rimanere al pari con l'Europa come sta facendo la Francia e Spagna dovremmo investire in energia nucleare e non nelle fonti rinnovabili, cosa ne pensa?
Mi sembra che oggi come oggi la tendenza generale sia quella di un disinvestimento dal nucleare. La follia è quella di investire in una fonte energetica che oltre a essere pericolosa si sta rivelando anche inefficiente e antieconomica proprio nel momento in cui molti altri grandi paesi (v. USA) stanno investendo seriamente sulle fonti rinnovabili.
 
Ci sono bambini malati perché non utilizzare i farmaci?
Non sto dicendo che se un bambino è realmente malato non deve essere curato. Il fatto è che c’è una tendenza all’abuso di certi psicofarmaci ed anfetamine somministrati con leggerezza anche a bambini che non ne hanno davvero bisogno e che vengono definiti "iperattivi" per il semplice fatto di voler giocare e ricercare affetto ed attenzione. Vedendo i questionari per la definizione di bambini "iperattivi", ognuno di noi rientrerebbe in quella categoria "da trattare".

Per avere un Italia più sicura lei che propone?
Abbiamo vissuto questi ultimi anni come ostaggi di gruppi di sedicenti terroristi, con la continua minaccia di "attacchi" in nome dei quali si è scatenata un "guerra di civiltà" che nulla c’entra con i problemi reali delle popolazioni . In questi ultimi tempi, stiamo vivendo un "terremoto economico-finanziario" che sta mettendo a rischio il nostro futuro e quello delle nostre famiglie. Di quale sicurezza parliamo allora? Non mi sembra che ci sia sicurezza né quando si perde il lavoro né quando si lavora in condizioni di rischio della vita e della salute. In estrema sintesi: in questo momento il pericolo più grande è quello di un conflitto nucleare, quindi innanzitutto la mia proposta è quella che ci si attivi per un immediato disarmo nucleare a livello mondiale. Se ci si riferisce al tema della insicurezza intesa come aumento della criminalità (o percezione di questo aumento) potrei rispondere che in realtà questo è un modo di canalizzare paure e timori che derivano dal futuro sempre più incerto per la popolazione, soprattutto dal punto di vista economico. La vera sicurezza a cui aspiro è la creazione di un sistema sociale solidale che permetta di garantire un futuro a tutti, soprattutto ai giovani.

Contro questa crisi economica che sta colpendo anche l'Italia cosa propone di concreto?
La crisi economica deriva dall’esasperazione del potere finanziario delle banche internazionali. Infatti è una crisi finanziaria che si sta ripercuotendo nell’economia. La via d’uscita (in cui l’Europa potrebbe avere un ruolo determinante) è la creazione di norme internazionali che impediscano le mostruose speculazioni improduttive che hanno prodotto la crisi di oggi e un cambio di paradigma sociale ed economico che riporti il potere ai popoli. Viviamo da troppi anni in un mondo in cui sono istituzioni bancarie come Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale a dire ai governi quali politiche devono portare avanti. Questo è inaccettabile: è una dittatura di poteri e interessi che non hanno nulla di democratico e che hanno dimostrato ampiamente di riuscire a produrre solo disastri. Non possiamo più accettare un sistema economico- finanziario che sottrae risorse ai piccoli o grandi risparmiatori per permettere grandi speculazioni e guadagni insensati ai manager che le gestiscono. E questo mentre diviene impossibile accedere al credito a chi semplicemente vuole aprire un’attività produttiva o vuole continuare a lavorare.
 
L'Europa potrà aiutare l'Italia?
Sì, sicuramente. A ritrovare un percorso democratico. A ritrovare le garanzie di una giustizia che fa giustizia delle nefandezze dei potenti. A costruire una diversa relazione tra i popoli come terra di giustizia, pace ed accoglienza e non solo terra di mafie, malaffari e malfattori, dove i potenti che s’impossessano dei beni comuni e ne fanno speculazione privata. Dove l’Europa non si fermi ai confini degli interessi ma travalichi le acque del Mediterraneo ed includa nel proprio territorio ciò che un tempo era un bacino di scambi di merci, di cultura, di arte. Non è una questione retorica, ma storica nell’attuale contesto globale di polarizzazione multipolare è importantissimo che tutti i cittadini europei si sentano parte di un insieme e si comportino come tali.

Come l'Europa potrebbe aiutare l'Abruzzo?
L’Abruzzo, L’Aquila, … L’Europa e il Mondo potrebbero aiutarci a togliere di mezzo chi oggi sfrutta il terremoto e l’emergenza della ricostruzione per farsi pubblicità. Sarebbe molto interessante vedere come prevenire quelle che per noi sono "morti annunciate". Case, edifici pubblici, scuole, costruiti senza alcun rispetto delle leggi antisismiche, senza applicazione della legge, nella totale indifferenza e connivenza di chi doveva legiferare, tutelare, controllare, regolamentare. L’Europa, il Parlamento Europeo dovrà imporre anche all’Italia il recepimento delle Direttive sulla protezione dell’ambiente, sulle energie rinnovabili, sulla protezione dei cittadini e consumatori. Ed applicando i principi della Responsabilità Politica, il politico "inadempiente", "corrotto", "colluso" deve dimettersi ed andarsene e deve essere processato. E se ha messo a rischio la salute e la vita di un cittadino di questa regione deve pagare anche con la responsabilità civile e penale.

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