A integrazione degli impegni del patto, elencati anche in fondo a questa pagina, riportiamo alcune risposte date da Giorgio Schulze a domande su temi relativi al software e alle libertà digitali.
Candidato per il software libero!
Domanda: Qual è la vostra opinione sulla proposta di adozione obbligatoria di formati aperti (ad esempio OpenDocument del consorzio OASIS -ISO/IEC 26300-) per i documenti gestiti dalle amministrazioni pubbliche? E' vero che anche OOXML di Microsoft è uno standard aperto, ma è stato realizzato da un solo attore che ha forti interessi sul mercato del software.
Risposta: D'accordissimo: i formati aperti sono e gestiti da consorzi indipendenti sono gli unici che possono garantire gli standard di interoperabilità e sicurezza necessari al servizio pubblico.
D: Quale è la vostra opinione sui brevetti software? Vanno rafforzati o aboliti?
R: Non si può abolire completamente il diritto di mettere il copyright su una specifica applicazione, ma il brevetto sul software, specialmente nella sua accezione di oltreoceano va ben oltre e tenta di mettere il lucchetto su metodi di implementazione o addirittura su funzionalità specifiche, che invece dovrebbero essere di dominio pubblico per favorire la crescita e lo sviluppo generale. Ritengo che questo tipo di brevettto andrebbe assolutamente abolito.
D: Quale è la vostra opinione sulla proposta di messa a disposizione obbligatoria del codice sorgente dei software utilizzati dalle amministrazioni pubbliche, dato che gestiscono dati sensibili dei cittadini?
R: I programmi che gestiscono i dati delle pubbliche amministrazioni dovrebbero essere assolutamente trasparenti, per cui sono assolutamente favorevole a questa proposta.
IL PATTO SUL SOFTWARE LIBERO
Un bene comune da proteggere e sviluppare.
Sono consapevole che:
- Il Software Libero e le attività di chi lo sviluppa ed utilizza assumono un ruolo chiave nell'era digitale: contribuiscono alla realizzazione delle libertà fondamentali, alla condivisione della conoscenza ed alla riduzione del «divario digitale». Inoltre, il Software Libero è un bene per tutti i cittadini; è uno strumento per rafforzare l'economia, la competitività e l'indipendenza tecnologica dell'Italia e dell'Europa.
- Il Software Libero è un bene comune, da proteggere e sviluppare. La sua esistenza si basa sul diritto degli autori di rilasciare il loro software congiuntamente al codice sorgente, e sul diritto garantito a chiunque di usarlo, copiarlo, adattarlo e ridistribuirlo, nella sua forma originale o modificata.
Perciò mi impegno a:
- Incoraggiare con i mezzi istituzionali a mia disposizione le amministrazioni ed i servizi pubblici a sviluppare ed utilizzare prioritariamente Software Libero e standard aperti;
- Supportare politiche attive a favore del Software Libero, ed oppormi ad ogni discriminazione nei confronti di questo;
- Difendere i diritti degli autori e degli utenti di Software Libero, in particolare richiedendo la modifica di ogni norma che indebolisce tali diritti, ed opponendomi ad ogni iniziativa legislativa che avrebbe questo effetto.