Il Partito Umanista Internazionale denuncia con forza il tentativo di colpo di stato che si è svolto in Ecuador utilizzando come pretesto le rivendicazioni sindacali dei poliziotti che avevano deciso di ritirarsi nelle caserme in segno di protesta. Il presidente, poi, è stato liberato grazie a un blitz dell'esercito all'interno dell'ospedale dove era rimasto bloccato durante la rivolta delle forze di polizia.
Questo tentativo di rovesciamento del Presidente Rafael Correa, non è stato solamente un passo in più nelle pressioni che la destra esercita nel paese, ma si aggiunge ai tentativi di colpi di stato subiti da altri governi della regione Latino-Americana per aver osato fronteggiare il potere economico. È il caso, questo, dei tentativi falliti negli ultimi anni in Venezuela, Bolivia e Argentina, e del governo “de facto” che si è impossessato dell’Honduras.
Non possiamo permettere che si ripeta il caso dell’Honduras e che l’America Latina retroceda nella storia, soffrendo nuovamente come nei decenni passati, di dittature sanguinarie imposte dal potere economico e dai suoi mercenari militari autoctoni.
Per difendere la democrazia in Ecuador sarà necessario, oltre alla condanna espressa dalla comunità internazionale in difesa del governo legittimo di Correa, che i popoli si mobilitino per la difesa dei diritti del popolo ecuadoregno.
Il Partito Umanista Internazionale farà tutto il possibile affinché tale mobilitazione si realizzi, perché la risposta collettiva dei popoli è sempre stata e sempre sarà il migliore antidoto contro ogni tentativo reazionario e autoritario di rovesciare la volontà democratica.