In Campania non esiste nessuna emergenza rifiuti!

E non perché, come afferma il Presidente del Consiglio, la monnezza "hanno cercato di ributtarcela addosso [per] abilità della sinistra", ma perché in Campania una vera emergenza rifiuti non è mai esistita! E non c’è destra né sinistra né centro che abbia davvero voluto liberare i campani dai rifiuti, ma tutti se li sono solo rimpallati i rifiuti e rivenduti al miglior offerente!

L’emergenza è stata voluta e creata da un’esplicita volontà politico-camorristica per far passare sotto silenzio la gravissima situazione dello sversamento dei rifiuti tossici che hanno avvelenato e continuano ad avvelenare i territori campani.

L’emergenza è stata voluta per giustificare la costruzione di 10 discariche e 5 inceneritori, per poter sotterrare con autorizzazioni a norma di legge e poter addirittura bruciare tonnellate di rifiuti tossici insieme ai rifiuti urbani!!!

 

 

L’emergenza è stata voluta per una pura ragione economica: perché esistono incentivi, come quelli dei cip 6, per aiutare ditte e personaggi che dalla costruzione di discariche e inceneritori guadagnano cifre esose a discapito della salute di milioni di esseri umani!

L’emergenza è stata voluta per sperimentare in Campania un regime militaristico di controllo delle coscienze: i cittadini campani non possono conoscere ciò che succede nei territori delle discariche e nell’inceneritore di Acerra - unico mostro per ora entrato in funzione e anche in malo modo - perché aree di interesse strategico-militare sottoposte 24 ore su 24 a sorveglianza armata da parte dell’esercito! E per poter meglio operare in questo senso sono state anche inventate “leggi speciali” per la regione!

La vera emergenza in Campania è un’emergenza democratica che passa anche per il cattivo servizio di informazione che i mass media mettono in pratica ogni giorno!

I pochi cittadini che ancora scendono in piazza a manifestare, che ancora denunciano gli atti antiumani che tutti i giorni avvengono sui propri territori, che ancora con esposti e denunce chiamano in causa la Comunità Europea o la Corte dei Conti per tutti i danni economici e morali che la regione subisce, restano inascoltati!!!

Le soluzioni a tutto ciò esistono e sono più semplici di quanto si pensi:

1. E’ necessaria una filiera dei materiali, che “gestisca” i rifiuti per recuperare materia. Bisogna differenziare da subito umido e secco, prevedere impianti di vagliatura e selezione meccanica e impianti di recupero del residuo.

2. c’è necessità di ripristinare uno stato di diritto per ridare ai cittadini campani dignità! Tanto più che esistono regolamenti, come la convenzione di Aahrus  "convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l'accesso alla giustizia in materia ambientale", firmata nella cittadina danese di Aarhus nel 1998 e entrata in vigore nel 2001 (citiamo direttamente dal sito del Ministero dell’Ambiente!) che prevedono la possibilità da parte dei cittadini di intervenire in decisioni che li riguardano da vicino come quelle ambientali e di tutela della salute.

Il Partito Umanista Internazionale denuncia tutto questo ed è vicino a quanti – seppur con immense difficoltà – ancora lottano per fermare lo scempio di quello che resta della bellissima Campania Felix!

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