Dal testo moderno del giuramento di Ippocrate:
“Consapevole dell' importanza e della solennità dell' atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza; […]; di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana; […]; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni”.
Il comportamento del medico che ha soccorso un migrante egiziano che si era sentito male durante la protesta sulla torre della ex Carlo Erba è stato semplicemente coerente con il giuramento di Ippocrate. Eppure ora è indagato dalla questura per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché, dopo la degenza in ospedale, lo stesso medico ha firmato le dimissioni del migrante in quanto, in base alle condizioni cliniche, non c’erano motivi per trattenerlo in ospedale.
La decisione della questura ha tutto il sapore di un provvedimento che tende da una parte a screditare l’operato di un medico coerente con quanto ha giurato e, dall’altra, a indurre i medici a pensarci più di una volta prima di occuparsi della salute dei migranti, specialmente se ritenuti dei clandestini secondo la legge vigente.
Il Partito Umanista ritiene ciò che è accaduto come il frutto del clima razzista alimentato da chi oggi governa il paese e sostiene tutti i cittadini che, nonostante le intimidazioni, disobbediscono semplicemente agendo con coerenza.
PARTITO UMANISTA