Roma, 11 gennaio 2010
Il Partito Umanista esprime tutto il suo dissenso nei confronti di alcune affermazioni del Papa nel suo discorso d’inizio anno al corpo diplomatico.
Benedetto XVI ha definito i corsi di educazione sessuale o civile impartita nelle scuole “una minaccia alla libertà religiosa” perché trasmetterebbero “concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione”.
Tali affermazioni non tengono assolutamente conto della storia: per numerosi secoli la Chiesa ha avuto una posizione assolutamente dominante in tema di educazione sessuale nelle famiglie, con conseguenze nefaste per la vita di innumerevoli generazioni. La repressione esercitata dall’educazione sessuofobica impartita dalla Chiesa è stata - e purtroppo lo è ancora – responsabile del disagio psicologico che milioni di esseri umani hanno dovuto subire per generazioni e generazioni, con conseguenze anche molto gravi sul piano delle relazioni umane in generale e anche sul piano della salute mentale in particolare.
Se oggi si sente la necessità di esercitare un’educazione sessuale nelle scuole è anche perché la Chiesa per secoli e secoli ha i
mpedito in tutti i modi che si parlasse liberamente di sesso e questo una persona colta come l’attuale Papa non può non saperlo. Anche per questo le sue affermazioni appaiono ancora più false, suscitando in noi un dissenso ancora più forte.
Dissenso che vogliamo esprimere anche per un’altra affermazione infelice di Benedetto XVI, in cui si scaglia contro “progetti di legge che rischiano di creare una sorta di monopolio statale in materia scolastica”. Ancora una volta è la storia che smentisce il Papa: anche nell’istruzione delle giovani generazioni la Chiesa ha avuto un monopolio indiscusso per molti secoli.
Proprio la Chiesa parla di monopolio dell’educazione? In mano a chi sono quasi tutte le scuole private in Italia e in altri paesi? Quanti soldi vengono sequestrati dalle casse dello Stato per finanziare le scuole private cattoliche, strumentalizzando ancora una volta le famiglie solo per scopi meramente economici?
Perché tante inesattezze, Benedetto XVI? Come mai tutti questi vuoti di memoria storica? Forse accusare gli altri di monopolizzazione rappresenta una tattica per non perdere il proprio monopolio sulle coscienze?
In quanto umanisti, il nostro pensiero e la nostra solidarietà vanno a tutti i cristiani - come a tutti i credenti in generale - che non possono liberamente professare nel proprio paese la religione in cui credono, ma va anche a tutti gli esseri umani che vogliono liberamente vivere quell’energia primaria che è il sesso e vogliono ricevere un’istruzione libera da qualsiasi vincolo che impedisca di mettere in discussione tutto ciò che viene passato per stabilito per sempre. Comprese le cosiddette “verità” del Papa.