Il Partito Umanista solidarizza con lo sciopero generale del 6 maggio, ed auspica che appaiano con sempre più forza, segnali di nuove forme di organizzazione sociale costruite direttamente dalla gente.
Lavoratori dipendenti, precari, insegnanti, immigrati, piccoli artigiani e commercianti, stretti nella morsa della speculazione e con la paura di rimanere in mezzo alla strada per una "inevitabile congiuntura negativa del Mercato" hanno la possibilità di continuare la lotta, unendosi, comunicando, costruendo rivendicazioni comuni sempre più ampie contro quello che appare il nemico attuale, il capitale finanziario internazionale ed i suoi emissari.
Non solo non ci si sente più rappresentati dai sindacati , sempre incerti se arrendersi o lottare, se disputarsi le briciole della tavola dei potenti o reclamare un pasto intero per chi ne ha bisogno, oggi, non si vuole essere rappresentati da chi si ritiene non faccia correttamente il proprio mestiere
Quando senti la necessità non deleghi e non ti arrendi, e nemmeno pensi che quello di cui hai bisogno non lo puoi ottenere.
Il Partito Umanista appoggia con la sua adesione quei settori sani e non violenti della società italiana che cercano ogni giorno di costruire un mondo del lavoro migliore di come l'hanno trovato, con pari opportunità di partenza per tutte e tutti.
4 maggio 2011