Ora che G.W.Bush rischia l'impeachement che potrebbe trascinare il nostro premier con se a pochi mesi dalle elezioni, è difficile recuperare in immagine, ma con un abile mossa da prestigiatore il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ormai ha detto tutto e il contrario di tutto, si sta preparando ad un rapido voltafaccia e sta prontamente rinnegando tutte le sue dichiarazioni pro guerra.
Ma gli italiani non possono far passare anche questa, dopo tre anni di dichiarazioni xenofobe e guerrafondaie, di criminalizzazione della cultura islamica che ha messo in pericolo i cittadini italiani esponendoli alla minaccia di attentati.
Vada a dirlo alle famiglie dei 33 italiani morti in Iraq che non è mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa. Questa guerra, che è costata ben più dei duemila morti americani, più di 30.000 civili e ha generato il terrore internazionale degli attentati, è stata una pagliacciata, un aggressione con prove false, una tragedia.
Non si possono accettare deroghe da parte di questo governo e della sua opposizione, che non ha mai seriamente preso posizione contro la guerra.
Si devono ritirare subito le truppe italiane dall'Iraq!