Cari amici, scrivo a tutti voi per ringraziarvi del sostegno che avete dato alla mia candidatura e a quella di Giuliano Pisapia, votando e facendo votare per noi la scorsa settimana.

Io non sono stata eletta, ma ho ricevuto comunque molti voti di preferenza e per questo non mi sento delusa del risultato ma, anzi, sono molto felice e so di poter ripagare la fiducia che avete riposto in me impegnandomi, col vostro sostegno, per dare il mio contributo al cambiamento della nostra città nei mesi e negli anni che verranno.

Il primo grande risultato che abbiamo ottenuto insieme è stata la conquista della maggioranza in tutti e nove i Consigli di Zona di Milano. Se a questo si aggiungerà anche l’ottenimento della vittoria di Giuliano Pisapia come Sindaco e della maggioranza al Comune,  potremo festeggiare l’uscita dal tunnel in cui siamo vissuti in questo ultimo ventennio di governo delle destre e comincerà per Milano una stagione di profondo rinnovamento.

Sappiamo bene che la politica non ha il potere di cambiare le condizioni di vita delle persone, se quelle stesse persone non vogliono cambiare il sistema di valori che sta alla base di tali condizioni.

E qui risiede la grande, bellissima novità di questi giorni a Milano: è dalla gente che arriva la richiesta di cambiamento, cambiamento di direzione, di priorità, dei valori a cui improntare le scelte future, dell’atmosfera umana nella quale vivere da ora in poi. La parte buona e solidale della città si è svegliata dal torpore e dall’impotenza, trovando un candidato sindaco che ha raccolto e rilanciato le generose aspirazioni di tanti e che promette di tradurle in un’azione politica di alto profilo umano, abbandonando la strada dell’indifferenza, della discriminazione, del tornaconto economico posto al di sopra dei bisogni delle persone.

Da troppi anni Milano è amministrata con ipocrisia e cinismo; oggi, finalmente, tanta gente sta chiedendo di vivere in una città diversa, accogliente, premurosa verso i giovani, gli anziani, gli immigrati, i disabili; in una città di diritti, di cultura, di servizio pubblico accessibile e di qualità; con un’amministrazione onesta e slegata dagli affaristi e dai mafiosi, che difenda il bene pubblico e affronti il problema della qualità dell’aria anziché continuare a privatizzare le risorse e a cementificare a vantaggio dei soliti pochi.

A Milano si respira anche una grande voglia di partecipazione e la campagna elettorale ne è stata una prova: un’infinità di comitati, migliaia di volontari hanno dato vita, con un entusiasmo e un’allegria mai visti prima, a una campagna di eccezionale coinvolgimento delle cosiddette “persone comuni”, che hanno costruito il programma del candidato sindaco, il quale lo ha sottoscritto e se ne è fatto portavoce. Con coerenza, Giuliano Pisapia ha accolto queste istanze di partecipazione e si è impegnato a darvi seguito, aumentando i poteri dei Consigli di Zona e stabilendo forme di consultazione della popolazione sui progetti da realizzare nella città. È questo l’aspetto veramente rivoluzionario del suo programma: decentrare il potere e fare un passo serio verso la realizzazione di una democrazia partecipativa, nella quale i cittadini non deleghino le decisioni agli amministratori eletti, ma siano coinvolti direttamente nelle scelte che li riguardano. Quando chi detiene il potere lo usa per restituirlo, almeno in parte, a chi glielo ha conferito, siamo in presenza di qualcosa di davvero nuovo, che mette in discussione l’assetto stabilito della società e punta nella direzione della libertà (quella vera!) e del riconoscimento della dignità di tutte le persone.

Infine, un’ultima considerazione che mi sta molto a cuore. Giuliano è una brava persona, il suo e nostro progetto per Milano è quella di una città “buona”. C’è bisogno di bontà, ce n’è sempre più bisogno e credo che a molti di voi ciò che dico risuonerà dentro come una verità troppo spesso inespressa e ancor più spesso inascoltata. È ora che la gente buona (e siamo tanti) abbia voce in questa città.

Per tutte queste ragioni, vi invito a votare e a far votare Giuliano Pisapia il 29 e 30 maggio. Il vento del cambiamento spira forte, ma non abbiamo ancora vinto.

 

Laura Di Dio
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