Gli episodi di violenza nell'Ile de France continuano da più di una settimana, si stanno estendendo poco a poco ad altre città della provincia e ormai sono arrivati anche nel centro di Parigi. Le dichiarazioni infiammate e discriminatorie - il ministro degli Interni è arrivato a definire "feccia" i giovani rivoltosi - e le sfilate dei battaglioni armati servono solo a gettare olio sul fuoco.

Il fallimento della violenza

Per i politici e i mass media al loro servizio l'unica soluzione alle agitazioni è reprimere e punire con maggiore violenza, in nome del ristabilimento dell'ordine. Questa risposta deriva da una visione retrograda e fascista e ha già dimostrato il suo fallimento, come gli ultimi avvenimenti dimostrano chiaramente: gli interventi repressivi non risolvono il problema della violenza sociale ed economica nella quale vive una grande parte della popolazione, come risultato delle disastrose politiche sociali del governo.

Non si può risolvere la violenza sociale con più violenza

Questi signori dovrebbero riconoscere con umiltà il loro insuccesso e dimettersi. Hanno fallito perché si occupano dei sintomi invece di occuparsi della malattia, perché si occupano delle conseguenze e non delle cause: la radice del problema è il modello di società in cui viviamo, che si basa su una cultura della violenza e istituzionalizza la competizione, l'individualismo feroce ed il dominio dei più forti a scapito dei più deboli.

Fin dove vogliono arrivare? 3,5 milioni di persone al di sotto della soglia di povertà, 3 milioni di persone che vivono in alloggi inadeguati, 25.000 giovani senza alloggio, lavori precari, stipendi da fame, disoccupazione sono alcune forme della violenza brutale a cui siamo sottomessi quotidianamente.

L'esplosione di violenza a cui stiamo assistendo è provocata da un sistema politico, economico e giudiziario ingiusto e repressivo, che privilegia un pugno di persone che si sono appropriate delle ricchezze e del potere della nazione a scapito della maggioranza della popolazione.

Per questo la nostra priorità è il cambiamento di questo sistema politico ed economico, che porta oggi il paese verso lo straripamento sociale e un regime sempre più autoritario e intollerante. Chiediamo il ritiro di tutte le forze di polizia, la liberazione dei giovani arrestati e le dimissioni di Sarkozy, ministro dell'interno la cui incapacità è ampiamente dimostrata.

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