La ferrovia ad alta velocità è un'opera gigantesca e inutile che rischia di stravolgere la vita di una valle già duramente colpita da interventi viabilistici. Il Partito Umanista è contrario al progetto per molti motivi. Una delegazione del Partito Umanista ha partecipato mercoledì 16 novembre allo sciopero generale della Val di Susa contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. |
Molti sono i motivi di opposizione a quest'opera mastodontica voluta dal governo Berlusconi:
- Per realizzare il tunnel di 54 km sotto il Moncenisio e altri 40 km di gallerie si dovrebbero bucare montagne ricche di amianto e forse di uranio, materie che rappresentano un elevato rischio per la salute delle popolazioni locali.
- La valle diventerebbe un gigantesco cantiere per più di 15 anni. Ogni giorno centinaia di autocarri asporterebbero il materiale estratto, causando rumore, polvere, vibrazioni, problemi di viabilità.
- Il tracciato della nuova ferrovia passerebbe troppo vicino ai centri abitati, impedendo il riposo notturno a migliaia di persone. Danneggerebbe inoltre delle riserve naturali.
- Se il progetto venisse realizzato, esiste un forte rischio di dissesto idrogeologico e di danni irreversibili alle falde acquifere.
- La valle è già oggi tagliata in due da un'autostrada, due statali, la ferrovia internazionale e due elettrodotti. A tutto questo si aggiungerebbe la TAV. Un tale scempio comprometterebbe la vocazione turistica e agricola della valle.
- La popolazione locale, in gran parte contraria alla realizzazione dell'opera, non è stata coinvolta e consultata in nessun modo, violando così il diritto a partecipare alle decisioni che riguardano il proprio territorio.
- I costi di costruzione si aggirano circa intorno ai 15 miliardi di Euro a carico dei contribuenti. L'Italia ha urgentemente bisogno di ben altri interventi a favore del trasporto pubblico, della sanità, della scuola pubblica, delle pensioni e dei servizi sociali.
- Con gli attuali flussi del trasporto internazionale, la linea TAV è inutile. La linea ferroviaria esistente nella valle è utilizzata solo al 50 %. Inoltre le merci non hanno alcuna necessità di viaggiare su una linea ad alta velocità.
- L'opera taglia fuori i flussi di traffico nord-sud del Piemonte, poiché mancherebbe un collegamento con lo scalo merci di Orbassano.
Per tutti questi motivi il Partito Umanista si oppone a un'opera così devastante e chiede che vengano potenziate e modernizzate le linee ferroviarie esistenti, migliorando finalmente il servizio scadente oggi offerto da Trenitalia.
Inoltre il Partito Umanista contesta l'utilizzo della violenza da parte delle forze dell'ordine contro i manifestanti pacifici e l'occupazione militare della Val di Susa, con la proibizione di accesso ai non residenti.
Per maggiori informazioni: http://www.notav.it