Partito Umanista - 5 aprile 2012

Come nel ventennio fascista. A leggere la maggior parte delle testate giornalistiche sembra proprio di essere in un paese perfetto. Un governo che gode della fiducia della maggioranza degli italiani. Un primo ministro che viene accolto ovunque con feste e ricevimenti e sembra godere della massima fiducia a livello internazionale. Tutti sembrano folgorati dal capo di governo italiano, compresi i cinesi, e sembra che tutti non stiano aspettando altro che investire in Italia.

Ma, come appunto nel ventennio fascista, la realtà vista da vicino è ben altra cosa.
La realtà è Nunzia, una donna di 78 anni di Gela che, dopo aver ricevuto la notizia del taglio di 200 euro della già misera pensione, non ha resistito alla disperazione e ha deciso di porre fine ai suoi giorni lanciandosi dal terrazzo di casa.

La vita reale in questo paese è costellata di suicidi e tentati suicidi di lavoratori e piccoli imprenditori trascinati verso un gesto estremo dalla mancanza di risorse e di possibilità per uscire da situazioni disperate.
Dov’è, quindi, questo paese perfetto che ci raccontano, se continua ad aumentare il numero delle persone che perdono il lavoro o che non riescono a trovarlo? Un paese in cui più generazioni, ormai, convivono sotto lo stesso tetto, non certo per libera scelta, ma perché gli anziani percepiscono pensioni con cui non riuscirebbero nemmeno a pagare un affitto di casa e i giovani non riescono a trovare un lavoro degno di questo nome.
L’Italia reale è quella della stragrande maggioranza delle famiglie che, secondo bankitalia, si è vista ridurre del 4% il reddito medio, sapendo bene che dietro quel - 4% ci sono molti casi, come quello di Nunzia di Gela, in cui i redditi sono scesi molto di più. Questa è il paese reale, non quello contrabbandato da Monti che continua ad affermare che la crisi è passata.

Come nel ventennio fascista il paese raccontato spesso dai mezzi di comunicazione praticamente non esiste. Berlusconi, purtroppo, ha fatto scuola. Quando finirà questo illusionismo? Si continuerà a buttare fumo negli occhi parlando di un imminente ripresa dello sviluppo e della produzione oppure si alzerà finalmente il velo e si vedrà finalmente che la crescita così come è stata concepita finora non sarà più possibile e che a tutti dovrà essere data, con un reddito garantito per esempio, la possibilità di continuare a vivere una vita degna di questo nome?

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