Tomas Hirsch, candidato di Juntos Podemos alle elezioni presidenziali del dicembre 2005 in Cile, nella più ampia alleanza espressa dalla sinistra dai tempi di Allende.

Tomas Hirsch, 48 anni, fondatore e dirigente del Partito Umanista cileno, è stato scelto come candidato unico del patto Juntos Podemos alle elezioni presidenziali che si terranno nel dicembre 2005. Juntos Podemos raccoglie oltre cinquanta organizzazioni, tra partiti politici e movimenti sociali (dal Partito Comunista al Partito Umanista, dal Mir alla Sinistra Cristiana) e costituisce la più ampia alleanza realizzata dalla sinistra cilena dai tempi di Salvador Allende. Nelle elezioni amministrative dell'ottobre 2004 ha ottenuto un inaspettato 10% dei voti, eleggendo 90 consiglieri comunali e 4 sindaci, superando tutte le aspettative. Tutti gli altri pre-candidati, compreso Tomas Moulian, espresso dal Partito Comunista, si sono ritirati per appoggiare la candidatura di Tomas Hirsch, giudicato il più adatto a rappresentare tutti i settori progressisti e anti-liberisti della sinistra cilena.

La proclamazione del candidato è avvenuta il 5 giugno nel corso di un'affollata assemblea nell'edificio Diego Portales. Tomas Hirsch ha iniziato il suo discorso di accettazione della candidatura affermando che “in questa sala, che in giorni oscuri ha visto l'installazione della sinistra Giunta Militare, oggi rinasce con forza la lotta per la democrazia e la giustizia sociale.” Ha quindi ricordato tutti quelli “che ci hanno preceduto in questa grande impresa”, da Salvador Allende, a Pablo Neruda, da Victor Jara a Manuel Rodriguez, fino a Gladys Marin, la dirigente del Partito Comunista scomparsa di recente. Ha delineato “il Cile che vogliamo”, basato sulla giustizia sociale, l'uguaglianza, i diritti umani e ha concluso con un appello a tutti i presenti: “Abbiamo bisogno di un milione di voti per diventare una forza reale, in grado di proteggere la gente dagli abusi del potere. Il Cile non sarà lo stesso, con una sinistra unita, solida, capace di mobilitare i suoi sostenitori per controllare il potere, chiunque lo detenga. Abbiamo bisogno di partecipare tutti e di continuare il lavoro di questo grande movimento politico-sociale anche oltre le elezioni di dicembre.”

Guillermo Teillier, presidente del Partito Comunista, ha concluso così il suo intervento: “Diversi tra i partiti e i movimenti che oggi sono in questa sala hanno iniziato una relazione di grande vicinanza con gli umanisti già dai tempi della clandestinità, durante la lotta contro la dittatura. Uno di questi primi contatti è avvenuto con Tomas Hirsch. I nostri rapporti si sono andati consolidando nella lotta contro il sistema neo-liberista e la ricerca di un'alternativa democratica. Il 10% dei voti ottenuto alle elezioni amministrative ci ha dato la forza e la fiducia per restare uniti fino a vincere. Insieme si può! Avanti con Tomas Hirsch!”

Alcuni dati su Tomás Hirsch

Tomás Hirsch è ingegnere, ha 48 anni, è sposato con due figli. Ha dedicato la vita alla diffusione, organizzazione e studio dell'Umanesimo Universalista ed è stato tra i fondatori del Partito Umanista, il primo partito legalizzato in Cile come strumento di lotta nonviolenta contro la dittatura di Pinochet. Durante il regime militare è stato dirigente nazionale del Movimento per le elezioni libere e co-fondatore della Concertacion de Partidos por la Democracia, la prima coalizione di governo dopo la dittatura, da cui il Partito Umanista è uscito nel 1993, quando questa ha abbandonato l'iniziale progetto di uguaglianza e giustizia sociale, per assumere posizioni sempre più liberiste. Ha coordinato la campagna per l'elezione di Laura Rodríguez, la prima deputata umanista al mondo, entrata nel Parlamento cileno nel 1989. Tra il 1990 e il 1992 ha rappresentato il primo governo post-dittatura come ambasciatore cileno in Nuova Zelanda. Nel 1995 ha coordinato il Primo Incontro Aperto Internazionale della Cultura a Santiago, un evento dove confluivano molteplici espressioni politiche, sociali e culturali. È stato candidato alla Presidenza della Repubblica nelle elezioni del 1999. Come membro dell'Internazionale Umanista, promuove la formazione e lo sviluppo della Regionale Latinoamericana di Partiti Umanisti e organizzazioni sociali, cercando la convergenza dei popoli per la costruzione di una nazione latinoamericana. Oltre all'impegno politico, è stato per dieci anni direttore della Fondazione Laura Rodríguez, dedicata alla lotta contro tutte le forme di discriminazione.

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