Il vertice dei leaders del G8 a Gleneagles si è chiuso con un documento finale in cui si destinano tra l'altro 50 miliardi di dollari per interventi in Africa. Nel 2004 la spesa mondiale per le armi è stata di 1035 miliardi di dollari e la parte del leone spetta proprio ai paesi del G8, Stati Uniti in testa. Basta il confronto tra queste due cifre per smascherare tutta l'ipocrisia dell'impegno contro la povertà sbandierato da Blair e compagni. Se si volesse davvero "consegnare la povertà alla storia", come recitava lo slogan dei megaconcerti della settimana scorsa, basterebbe ridurre le spese militari e convogliarle verso i fondi per lo sviluppo. Ma i leaders del G8, responsabili dell'attuale disastro, non hanno né l'interesse né l'intenzione di cambiare le cose. Solo un movimento organizzato e nonviolento di persone comuni potrà farlo.

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