Polillo afferma "Bisogna lavorare di più. Rinunciando a 7 giorni di ferie per fare crescere il Pil dell'un per cento."
Probabilmente, il sottosegretario all'economia amante del lavoro è luddista, ovvero è tra quelli che agli inizi dell'800 avrebbero voluto eliminare i macchinari dall'industria, considerandoli la causa della disoccupazione.
Milioni di giovani e meno giovani si trovano senza lavoro proprio perché oggi non sono più necessarie otto ore al giorno pro capite per produrre, visto che l'informatica e le macchine supportano in modo fondamentale la manodopera umana; si deve, inoltre, tener conto del fatto che i vertici economici hanno delocalizzato le aziende in nazioni in cui ci sono lavoratori trattati come schiavi.
Ciò che a nostro parere serve è la reinternalizzazione sui nostri territori delle imprese e dei relativi servizi, aumentando il tasso di robotizzazione ed informatizzazione e, contemporaneamente, diminuendo le ore di lavoro ed abbassando l'età pensionabile. In due parole: riportare in Italia la produzione, quella fiorente industria nazionale distrutta dalla delocalizzazione e dagli interessi di industriali e politici senza scrupolo. Questo aumenterebbe il numero di posti di lavoro e la qualità dello stesso, eviterebbe la fuga dei "cervelli", la concorrenza al ribasso, mentre diminuirebbe l'inquinamento perché verrebbe meno il trasporto merci dal luogo estero di produzione fino alla località di consegna o alla sede di vendita. In parole povere, questo vorrebbe dire migliorare la vita di tutte le persone.
Al contrario, aumentare le ore di lavoro porterebbe ad ancora più disoccupazione, più povertà e sfruttamento, di cui l'umanità non ha alcun bisogno.
Per questo motivo, è giusto aumentare il grado di automazione, condividere i profitti con i dipendenti, dare tutela ai tentativi di produzione eco-sostenibile e rispettosa dei lavoratori, proteggendo questi ultimi dalla concorrenza sleale finalizzata all'abbassamento dei costi d'impresa, dagli attacchi speculativi, dalle forme di schiavismo larvato. Se la costituzione dell'Europa unita è basata sui diritti umani, attuarla significa semplicemente fare il contrario di quello che propone il ministro Polillo.