«Meglio ai maiali che agli industriali», lo gridano i pastori sardi mentre riversano in strada il latte dei propri capi di bestiame. I pastori sardi, stremati da umiliazioni e prese in giro da parte della politica e raggruppamenti industriali italiani e internazionali, hanno deciso di dare un forte segnale di rottura con la linea delle trattative e della mediazione. La globalizzazione e la finanziarizzazione del capitalismo hanno fatto in modo che la competizione stritolasse ancora di più le piccole realtà agricole e, ora, il latte sardo viene pagato meno di 0,50€ al litro. Chi sta protestando chiede che venga pagato almeno 1€ (più Iva) al litro. Il Partito umanista sostiene la loro rivendicazione affinché venga pagato il giusto prezzo del proprio lavoro e auspicando che si apra un processo di pianificazione della produzione del settore così da non generare il ‘gioco’ al ribasso dei prezzi voluto dai grandi capitali e dai monopoli dell’industria.