di Antonella Freggiaro
Intervista a Gaoussou Bathily, responsabile dell’associazione Mondo senza guerre in Mali
Come sta vivendo la gente del Mali questa difficile situazione?
La persone in Mali sono estremamente preoccupate e costernate per ciò che sta accadendo nel nord del paese. Il popolo maliano è stato profondamente toccato nel suo orgoglio, con la perdita di tre regioni del nord (Tombouctou, Gao e Kidal) cadute nelle mani dei seguenti gruppi armati terroristi: Movimento per la Liberazione della Azawad (MNLA ), Ansar Dine Movimento per l’Unità e la Jihad in Africa occidentale (MUJAO) e AQIM.
Questa situazione catastrofica alimenta gli spiriti bellicosi e spinge la maggior parte dei maliani alla guerra per vendicare l’offesa inflitta ai militari e alla sicurezza del paese.
Pertanto, l’intervento precipitoso della Francia è stato accolto favorevolmente dalla maggioranza della popolazione, che ha visto l’esistenza stessa del Mali minacciata dalla fulminea avanzata jihadista, in seguito alla presa della città di Konnan, il 10 gennaio 2013. (Ricordiamo che la città di Konnan, si trova nella regione di Mopti ed è stata la linea di demarcazione tra le forze armate maliane e i gruppi armati).
Lo scoppio delle ostilità ha rafforzato lo spirito patriottico dei maliani, che hanno risposto unanimemente alla chiamata del Presidente della Repubblica apportando sostegno finanziario e materiale alla guerra. E’ altresì palese il senso di gratitudine verso la Francia, che si manifesta in tutte le città del paese con il dispiegamento della bandiera francese accanto alla bandiera del Mali sulle principali strade, nei centri commerciali e di fronte alle abitazioni sia nella città di Bamako che nelle capitali regionali. [...]
Fonte: Pressenza - http://www.pressenza.com/it -