Ciò che sta succedendo a Roma non è certo una novità. Non è certo la prima volta che il grande bidone dell'immondizia rappresentata dalla corruzione viene scoperchiato. Ogni volta che succede un odore nauseabondo si sparge su tutta la città, su tutto il paese, accentuando il sentimento già ben radicato di schifo per la politica. Eppure ogni volta dobbiamo constatare che quel bidone non era nascosto, era lì in bella vista, tutti ne conoscevano l'esistenza. Succedeva a Milano con l'operazione “Mani Pulite”, succede oggi a Roma con l'operazione “Mondo di Mezzo”.
Non è il caso di commentare le solite reazioni che possiamo leggere su tutti i giornali e sui social network. C'è chi invoca le elezioni, chi promette campagne di pulizia all'interno dei rispettivi partiti, ecc. ecc.

Evidentissimi sono tutti i danni che questa miscela tra politica e criminalità più o meno organizzata ha procurato e continua a procurare a tutti noi in termini di risorse che potrebbero essere usate per il bene comune e che invece vanno a gonfiare i portafogli di delinquenti senza scrupoli che, spesso e volentieri, pubblicamente si scagliano contro rom e immigrati, mentre dietro le quinte fanno affari sulla loro pelle.

Meno evidente, invece, è l'effetto psicosociale. Non si può non condividere lo schifo che gran parte dei cittadini prova per tutto questo. Ma poi? Sempre più spesso la reazione è il distacco, la non partecipazione, la chiusura nel privato, nella speranza che un giorno o l'altro verrà il giustiziere che        spazzerà via tutta questa immondizia. Per molti non vale neanche più la pena di andare a votare oppure sempre più spesso si va a votare non per convinzione politica ma solo se c'è qualche candidato che offre qualcosa in cambio del voto.
Avanza così il nichilismo e la sfiducia, se non addirittura la convinzione, propagandata anche da qualche intellettuale di regime, che siamo tutti uguali, che siamo tutti corrotti.

Non è vero!  

Non siamo tutti uguali!
I criminali di cui sopra, politici e non politici, non sanno che vuol dire avere il grande senso di dignità che deriva dal considerare l'essere umano al primo posto nella propria scala di valori, per cui nessuno deve essere al di sotto di un altro e nessuno può essere trattato come una cosa.
Avranno anche i portafogli pieni ma il loro cuore è vuoto, perchè non sanno che cosa significa riconoscere che l'altro, tutti gli altri sono uguali a me ma anche diversi da me e che c'è qualcosa dentro ognuno di noi di non misurabile in termini di denaro e quindi di incorruttibile.
Qualcosa dentro di noi, in altri termini, di veramente rivoluzionario.

Nonostante loro la società umana può essere migliore perchè già esiste in fondo al nostro cuore.
Nonostante loro non finiremo mai di credere che nuovi cammini possono essere tracciati.
Nonostante loro non avremo mai paura della libertà solo perchè significa resposanbilità.
Nonostante loro non avremo mai timore di essere all'altezza della nostra immaginazione.

Siamo ancora qui e continueremo a costruire, nonostante loro. 

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