Rifiutiamo la violenza di tutti i gruppi implicati in questo conflitto, che dura da anni e che è costato tante vite umane. In particolare denunciamo l'invasione delle Forze Armate Israeliane a Gaza ed in Libano e chiediamo il ritiro immediato delle truppe israeliane dai territori occupati. Allo stesso modo denunciamo gli attacchi degli Hezbollah e di Hamas contro il popolo israeliano ed esigiamo la liberazione immediata dei giovani israeliani prigionieri di questi gruppi armati. |
Per uscire dalla spirale di violenza, proponiamo:
- in primo luogo che tutti quelli che stanno invadendo i territori si ritirino immediatamente e che vengano messe in pratica le risoluzioni e le raccomandazioni delle Nazioni Unite. Questo implica che Israele deve distruggere il muro, che è stato definito dall'ONU come "contrario al diritto internazionale";
- in secondo luogo, la creazione di una forza militare diretta dall'ONU che stabilisca corridoi che proteggano entrambi i popoli;
- in terzo luogo, il disarmo nucleare totale tanto di Israele quanto di tutti i paesi in possesso di armi nucleari come priorità internazionale;
- e infine l'avvio di un processo di riconciliazione, sull'esempio della Commissione per la Verità e la Riconciliazione realizzata in Sudafrica per uscire dal dramma dell'apartheid.
Il futuro dell'umanità non può basarsi nell'autoaffermazione di un popolo a spese di un altro. Il processo dell'umanità va verso la creazione di una Nazione Umana Universale, nella quale confluiscano le diversità, in una direzione comune di superamento del dolore e della sofferenza degli individui e dei popoli. In particolare desideriamo che questo messaggio arrivi ai più giovani, sia in Palestina che in Israele, perché possano condividere con noi una rivoluzione non violenta.
Regionale Umanista Europea