Cari amici, vi scrivo a proposito di una questione molto seria che riguarda la Repubblica Ceca e tutta l'Europa: il governo degli Stati Uniti vuole installare due nuove basi militari in Europa, una in Polonia e una nella Repubblica Ceca. Queste basi faranno parte del cosiddetto National Missile Defense System degli Stati Uniti, successore del progetto iniziato negli anni Ottanta sotto Reagan e conosciuto come "Star wars". Il sistema dovrebbe proteggere gli Stati Uniti dai missili balistici intercontinentali. Informazioni al riguardo si possono trovare su Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/NMD.

Nell'agosto 2006, quando ha cominciato ad emergere un po' di informazione su questo piano, abbiamo creato un ampio coordinamento di oltre 40 organizzazioni ceche e internazionali contro la creazione di nuove basi. Gli umanisti sono tra i leader e i membri più attivi di questo coordinamento. Da agosto abbiamo organizzato diverse manifestazioni, parlato ai mass media e tenuto conferenze stampa. Per informarvi su quello che stiamo facendo potete dare un'occhiata alla pagina web dell'iniziativa (http://www.nezakladnam.cz/): anche se è in ceco, potete farvi lo stesso un'idea. Sembra che questa forte opposizione abbia portato gli americani a sospendere i loro tentativi per qualche mese, cercando allo stesso tempo di usare i mass media per convincere i cechi dei vantaggi di una base militare USA nel loro paese. Inoltre hanno cominciato a diffondere menzogne sull'iniziativa e i suoi membri attraverso i mass media.



Nei mesi seguenti hanno cambiato strategia: all'inizio parlavano di scegliere un solo luogo per costruire la base (Ungheria, Polonia o Rep. Ceca). Poco dopo gli ungheresi gli hanno detto che non volevano la base, così le uniche possibilità sono rimaste la Polonia e la Repubblica Ceca. Quando si sono resi conto della forte opposizione nella Rep. Ceca (e credo anche in Polonia), hanno cominciato a parlare di dividere la base in due parti: la base radar sarebbe stata in Repubblica Ceca e quella degli intercettori in Polonia (gli intercettori sono i razzi usati per distruggere i razzi in arrivo). Qui cercano di convincere la gente che i radar non sono pericolosi.
 
Nonostante l'opposizione forte e continua a questo piano degli Stati Uniti, i politici continuano a discutere con loro. Venerdì il nuovo governo è stato finalmente approvato dal Parlamento (dopo che siamo rimasti 7 mesi senza governo). C'è stato un "approccio ufficiale" da parte degli USA e sono cominciate le discussioni "ufficiali" sulla base.

Sembra che il nuovo governo intenda permettere l'installazione della nuova base, ma prima di dire di sì deve lanciare una "campagna informativa" per spiegarne i benefici ai cittadini cechi. Allo stesso tempo non hanno fornito una sola ragione per cui la base debba sorgere proprio qui. Continuano a ripetere le stesse assurdità: ci sono minacce da parte dell'Iran e della Corea del nord e la base può proteggere anche l'Europa (falso).

È una questione molto grave, che non tocca solo i cechi, ma tutti noi europei. Si tratta di una decisione strategica, che non può essere presa da un parlamento nazionale, giacché avrà effetto su tutta l'Europa. Ricordatevi che non stiamo parlando solo di una base, ma di due nuove basi militari degli Stati Uniti, una in Polonia e una in Repubblica Ceca. Inoltre gli Stati Uniti hanno fatto un accordo con il governo italiano per allargare la base militare di Vicenza. Purtroppo il Parlamento Europeo sta zitto e non c'è alcuna discussione su tutto questo.

Qui abbiamo organizzato diverse iniziative e manifestazioni: l'ultima è stata lunedì 29 gennaio, con la partecipazione di circa 3.000 persone. Il Consiglio Comunale l'ha proibita e quindi è diventata molto popolare con i mass media, tanto che due canali televisivi nazionali e molte radio hanno effettuato una diretta dalla piazza San Venceslao. Io sono stato invitato come portavoce del coordinamento a un importante programma con politici famosi, anche questo mandato in onda da una TV nazionale. Vari quotidiani e riviste hanno pubblicato articoli.

Siamo diventati un vero punto di riferimento e politici di vari partiti rappresentati in Parlamento ci stanno chiamando per offrire aiuto e collaborazione, quindi continueremo con altre manifestazioni e raccolte di firme. Due partiti presenti in Parlamento hanno già grossi problemi interni, perché la gente della base non è d'accordo con le decisioni dei vertici.

È tempo di agire, di esprimere ad alta voce la nostra protesta per la base e farla arrivare al governo e al Parlamento ceco, agli altri governi e parlamenti dei paesi europei e al Parlamento Europeo.

Jan Tamas
Presidente del Partito Umanista e portavoce del coordinamento contro le basi
Praga, Repubblica Ceca

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