Il 31 gennaio 2006 Cindy Sheehan, pacifista e madre di un soldato morto in Iraq, è stata arrestata per "condotta illegale" prima dell'inizio del discorso annuale del Presidente Bush sullo Stato dell'Unione. Motivazione: indossava una t-shirt con la scritta "2.245 morti. Quanti ancora?". Questo è uno tra i tanti, grandi e nobili esempi di democrazia che abbiamo avuto la fortuna di osservare negli ultimi tempi. Invadere un paese adducendo come giustificazione informazioni false, manipolare le notizie, torturare, nascondere le prove di crimini contro l'umanità, radere al suolo intere città e ignorare i milioni di cittadini che negli Stati Uniti e in tutto il mondo chiedono il cessate il fuoco è democrazia. Indossare una maglietta di denuncia invece no. |
Cindy Sheehan era stata invitata ad assistere al discorso, con tanto di posto numerato. Non ha interrotto i lavori, non si è messa a gridare, non era armata, non aveva intenzione di farsi esplodere, né di gettare fosforo bianco sulla platea. Semplicemente indossava una maglietta con una scritta che ha mandato in allarme la sorveglianza e ha causato il suo arresto.
In Italia i pacifisti, da diversi anni ormai, vengono definiti "disobbedienti" dai mass-media. Non crediamo di essere chiamati così solo per una questione di ignoranza o di povertà di vocaboli: siamo più portati a credere che chiamare "disobbedienti" i pacifisti e i nonviolenti sia da una parte un tentativo di dare una definizione a questa ostinata non collaborazione alle politiche di guerra e dall'altra un modo per far sembrare illegale la disubbidienza rispetto alle imposizioni di un governo poco democratico. Questo infatti si guarda bene dal rispettare l'Articolo 11 della nostra Costituzione, secondo cui l'Italia ripudia la guerra.
Un atteggiamento, il nostro, che è semplicemente l'espressione del dissenso più completo nei confronti dell'utilità della guerra e dell'uso della violenza in generale. Tra quanto tempo, dunque, sarà varata una legge sul "reato di espressione"?
Chiediamo al governo italiano di prendere immediate distanze dalla "democrazia" degli Stati Uniti: una democrazia del tutto formale, che finora è stata un modello per l'Italia e per altri paesi, e che non sta portando a niente di buono. Finora ha prodotto solo morti, molti di più dei 2.245 denunciati dalla maglietta di Cindy Sheehan.
Il Partito Umanista esprime sostegno e solidarietà a Cindy Sheehan ed a tutti i manifestanti nonviolenti, negli Stati Uniti come nel resto del mondo e chiede con forza il ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq.